2003Peppe Guarrasi dalla Sicilia ci informa della storia triste di una verdesca che finisce ammagliata nelle reti dei pescatori e che, già morta, partorisce dodici cuccioli dopo il rientro in porto a San Leone, in provincia di Agrigento.
Classe: Plagiostoma (Elasmobranchi)
VERDESCA
Ord. SQUALIFORMI (Carcariniformi)
Fam. Carcharhinidae
Gen. Prionace
Riconoscibile facilmente dal colore, ha corpo affusolato e slanciato, con capo schiacciato dorso ventralmente e muso lungo, e dalla taglia snello, dalle grandi pettorali falciformi e dalla lunga coda eterocerca. Le fessure branchiali sono cinque, piccole. Il muso è conico e lungo, le narici sono situate ad una distanza intermedia tra la bocca e l'apice del muso.Gli occhi, relativamente grandi, sono provvisti della membrana nittitante. Non esistono spiracoli. La bocca molto arcuata possiede 14 denti su ogni lato della mascella superiore, talvolta con qualche altro dentino al centro e da 13 a 15 in quella inferiore con altri più piccoli al centro (da 1 a 4). I denti superiori sono triangolari con i lati curvi e con i bordi seghettati e sono lievemente più larghi che lunghi, mentre quelli inferiori sono più dritti e più sottili. Ha due pinne dorsali, di cui la seconda piccola e similare all'anale che è situata inferiormente alla stessa altezza. La codale ha il lobo superiore molto più sviluppato dell'inferiore e terminante a punta. Le ventrali sono piccole, mentre le pettorali sono lunghe e falciformi. Non esiste chiglia laterale lungo il peduncolo codale mentre si notano delle fossette sia superiormente che inferiormente all'attaccatura della coda.
In vita è di colore bleu indaco, scuro sul dorso che schiarisce sui fianchi e diventa bianco-neve sul ventre. Dopo morto il colore azzurro sparisce e si trasforma in grigio ardesia o grigio fumo.Vive a grandi distanze dalle coste e i suoi spostamenti sono influenzati anche dalla temperatura delle acque. Nuota generalmente in superficie o a piccola profondità con movimenti lenti, ma è rapido e veloce quando insegue la preda.Si riproduce tutto l'anno. Le femmine portano un numero variabile di embrioni (fino a 63) che sono forniti di placenta. I neonati misurano circa mezzo metro di lunghezza. Si nutre di pesci pelagici e cefalopodi. Non attacca animali grossi se sono vivi. Si cattura con lenze e parangali galleggianti. La carne è commestibile, ma non buona. Il fegato è tossico per l'uomo. Nei mari italiani può raggiungere i 3 m di lunghezza e 100 kg di peso.Comune in tutto il Mediterraneo. Nei mesi estivi e autunnali è facile trovarlo vicino alle coste.
In vita è di colore bleu indaco, scuro sul dorso che schiarisce sui fianchi e diventa bianco-neve sul ventre. Dopo morto il colore azzurro sparisce e si trasforma in grigio ardesia o grigio fumo.Vive a grandi distanze dalle coste e i suoi spostamenti sono influenzati anche dalla temperatura delle acque. Nuota generalmente in superficie o a piccola profondità con movimenti lenti, ma è rapido e veloce quando insegue la preda.Si riproduce tutto l'anno. Le femmine portano un numero variabile di embrioni (fino a 63) che sono forniti di placenta. I neonati misurano circa mezzo metro di lunghezza. Si nutre di pesci pelagici e cefalopodi. Non attacca animali grossi se sono vivi. Si cattura con lenze e parangali galleggianti. La carne è commestibile, ma non buona. Il fegato è tossico per l'uomo. Nei mari italiani può raggiungere i 3 m di lunghezza e 100 kg di peso.Comune in tutto il Mediterraneo. Nei mesi estivi e autunnali è facile trovarlo vicino alle coste.